Valutazione d'Azienda

La valutazione d’azienda rappresenta un processo che si pone come obiettivo quello di stimare il valore di una azienda, di un ramo ad essa relativo o di un gruppo di imprese”.
 

Perchè stabilire il valore di una impresa?

Le esigenze che portano alla stima del valore dell’impresa possono essere di diverso tipo:
 
  1. controllo di gestione;
  2. definire il valore di mercato di alcuni beni dell’impresa al fine di porli come garanzia per la richiesta di un finanziamento;
  3. determinare il valore di mercato dell’azienda per la cessione della stessa o di suo ramo.

Come Stabilire il valore di una impresa?

Secondo l’orientamento prevalente, il valore di una impresa è strettamente legato alla sua capacità di generare valore nel futuro che, a sua volta, dipende da un insieme di variabili, quali:
 
  1. l’assetto concorrenziale del mercato nel quale l’impresa opera;
  2. i rapporti di forza all’interno del mercato nel quale l’azienda si trova a concorrere;
  3. le strategie dell’impresa;
  4. l’assetto economico del paese nel quale l’impresa opera e offre i propri prodotti.
Tali variabili, anche se difficilmente quantificabili numericamente, influenzano il valore dell'impresa. Ma, può dirsi lo stesso per la struttura finanziaria dell'impresa?
Tale domanda ha aperto la strada a rilevanti dibattiti accademici che partono dagli studi di Modigliani e Miller del 1958 (I° proposizione di M&M) e del 1963 (II° proposizione di M&M). Gli studi di Modigliani Miller rappresentano la pietra angolare della finanza aziendale. Dato il loro rilievo saranno oggetto di autonomi articoli.


Capitale economico & capitale strategico

La quantificazione del valore d'impresa può essere ricondotta alla stima del capitale di trasferimento. Si parla di capitale di trasferimento nel caso di vendita dell'azienda, di un ramo della stessa, nei casi di scissione o fusione o, ancora, qualora debbano essere valutate le singole quote dei soci al fine di liquidarle.
Il trasferimento, in realtà, nella sua formulazione tipica, implica la cessione da parte del soggetto economico dell'istituto “azienda” a fronte di un corrispettivo. In base al tipo di corrispettivo è possibile distinguere due diverse categorie di cessione:

 
  1. se il corrispettivo è rappresentato dal denaro allora si ha la fattispecie della cessione per compravendita o cessione in senso stretto. A questa categoria appartengono:
    1. le cessioni di azienda;
    2. le cessioni di rami d’azienda;
    3. le cessioni intragruppo: in quest'ultimo caso, però, non muta il soggetto economico ma solo quello giuridico.
  2. se il corrispettivo è costituito da azioni o quote si ha la cessione del rapporto. A questa seconda categoria sono riferibili i casi di:
    1. fusione, ad esclusione dell'ipotesi in cui le società che si fondono appartengono ad un unico soggetto economico;
    2. conferimento di capitale;
    3. aumento di capitale.Per individuare il valore dell'azienda non è sufficiente determinare lo scopo per cui la valutazione aziendale viene effettuata - detto requisito oggettivo - ma è necessario considerare anche la "posizione" del soggetto posto di fronte al processo valutativo - detto requisito soggettivo.
In generale tre diversi soggetti possono essere interessati alla stima del valore dell'azienda:
 
  1. il venditore;
  2. l'acquirente;
  3. un terzo estraneo agli interessi delle parti, ossia un perito indipendente. Ognuno di questi tre, normalmente, giunge a una diversa stima del valore del capitale di trasferimento.
Presupposto ciò, il capitale economico può essere definito come quella particolare configurazione del capitale di trasferimento che si intende determinare quando la valutazione dello stesso è fatta nell'ottica del perito indipendente.
Quindi per individuare il valore del capitale economico è necessario che ricorrano due requisiti:

 
  1. un requisito oggettivo, ossia vi sia trasferimento dell'azienda o di un ramo della stessa;
  2. un requisito soggettivo, riguardante il "chi effettua la valutazione", che deve essere un perito indipendente rispetto ai soggetti interessati al processo valutativo.
E quando la valutazione è effettuata dall'acquirente o dal venditore?
In tali casi si parla di capitale strategico nell'ottica, rispettivamente, dell'acquirente del venditore.
Nel caso del capitale strategico nell'ottica del venditore la condizione oggettiva è sempre la stessa (trasferimento) mentre ciò che cambia è ovviamente la posizione, che sarà quella dell'acquirente.

Alessandro D'Antonio